BIOGRAFIA
1924
Nino Di Salvatore nasce a Verbania.
1938
Frequenta il liceo artistico a Milano.
1943
Termina gli studi liceali. Per dedicarsi alla pittura rinuncia a proseguire gli studi nella facoltà di Architettura.
A causa della guerra si trasferisce a Domodossola.
1945
Prime ricerche sulla geometria della realtà.
1946
Decide di analizzare a fondo i problemi del colore e della forma, rifacendosi direttamente ai grandi esempi del passato. Effettua un primo viaggio a Padova per studiare Giotto e Giusto de' Menabuoi ed a Venezia (per Tintoretto, Tiziano e Bellini). Dipinge La salute.
1947
Nel corso dell'anno visita diverse città italiane e straniere continuando la sua indagine conoscitiva che spazia dall'antico al moderno. Studia l’Arte bizantina Cosmè Tura, la Scuola Ferrarese, Duccio, Masaccio, Raffaello, Michelangelo e i Futuristi. Approfondisce lo studio della forma dello spazio, del colore, delle strutture geometriche e della sezione aurea. Guarda con particolare attenzione ai Suprematisti, ai Costruttivisti e al movimento neoplastico di De Stijl. Esegue i primi dipinti astratto-geometrici.
1948
Novembre. Incontra in una galleria di Milano Galliano Mazzon e sua moglie Giulia Sala, che fanno parte del Movimento Arte Concreta (MAC). Giulia Sala ne è anche la segretaria. Entra a far parte del gruppo.
1950
Primi studi sulla Gestaltpsychologie (psicologia della forma) dal volume appena uscito (Einaudi editore) di David Katz. Nella psicologia della forma Di Salvatore intravede uno strumento per evitare il rischio, esistente anche nel MAC, della ripetizione di moduli astratto-geometrici. Nell’applicare i principi della Gestalt nello studio dei capolavori antichi e moderni scopre numerose costanti vettoriali. Da una fase di verifica passa ad un'ideazione teorica vera e propria. Scrive Il problema spazio, in cui, per la prima volta in Italia, la Gestalt è proposta come struttura psico-percettiva delle arti.
1951
Il problema spazio è pubblicato dall'editore Salto di Milano nella cartella Dieci incisioni Originali di Di Salvatore con prefazione di André Bloc. La cartella è esposta nella libreria dell'editore. Conosce Lucio Fontana. Dalla cordiale amicizia nasce una proficua frequentazione del suo studio.
Scrive Idea del bello concreto, che sarà pubblicato il 20 aprile dell'anno dopo nel n°6 del Bollettino del Movimento Arte Concreta. Espone in varie rassegne, e fra queste alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, “Arte astratta e concreta in Italia 1951", ed alla sesta edizione del “Salon des Réalités Nouvelles” di Parigi. Alla grande esposizione francese prenderà parte altre quattro volte fino al 1955. Compie numerosi viaggi ed ha rapporti continui e sempre più approfonditi con André Bloc. René Massat, Michel Seuphor, Claude Rivière, Simone Frigerio, Gio Ponti, Atanasio Soldati, Gillo Dorfles, Bruno Munari, Augusto Garau e Luigi Veronesi.
Partecipa alla mostra “Gli artisti del M.A.C." che si apre nel mese di aprile alla Galleria Bompiani di Milano. Nel mese di ottobre, sempre a Milano, partecipa alla mostra “Arte Concreta" alla Galleria Bergamini.
​
1952
Nel mese d'aprile si inaugura la mostra personale alla Galleria Bergamini, con prefazione di Gianni Monnet. Sono presentati anche bozzetti eseguiti per i tessuti della Manifattura Bossi, che saranno poi esposti, dopo analoghe mostre, sempre da Bergamini, al Museo d'Arte Moderna di New York assieme a quelli di Léger e Soldati. Michel Seuphor tratta l'opera di Di Salvatore nel volume Art Abstrait (ed. Hvperion, Parigi). Dopo aver partecipato alla rassegna del MAC al Museo d'Arte Moderna di San Paolo del Brasile, in dicembre presenta a Milano nella Galleria dell'Annunciata e nella contigua Saletta dell'Elicottero, in occasione della mostra del MAC “Forme plastiche in movimento", due opere eseguite l'anno prima. Sono strutture ovoidali e sferiche, formate da tondini di ferro variamente colorati e del diametro di circa 50 centimetri; titolo Forma-Spazio in movimento. Il “cinetismo” è ottenuto con un motorino elettrico da vetrinista.
1953
La II Biennale Internazionale d'Arte Moderna di San Paolo del Brasile è occasione per mostrare in pubblico i dipinti più recenti: tra gli invitati figurano anche Robert Delaunay, Soldati, Vordemberge-Gildewart e Calder.
1954
Alla X Triennale Internazionale di Milano espone Forma spazio, del diametro di due metri e mezzo, costruita sempre con un tondino di ferro verniciato a vari colori. Dopo una prima ed intensa esperienza avuta con la Scuola Superiore di Belle Arti di Domodossola, da lui fondata cinque anni prima avendo come modello la Bauhaus, Di Salvatore avverte l'esigenza di una nuova integrazione tra dato estetico e realtà produttiva. Istituisce così nel mese d’ottobre il Centro Studi Arte/Industria di Novara, che assumerà in breve la denominazione “Scuola di Design". Per la prima volta in Italia si ha un istituto didatticamente caratterizzato dai principi della Gestaltpsychologie.
1955
Il Gruppo MAC Espace, di recente costituzione, organizza dal 14 aI 27 maggio alla Galleria del Fiore di Milano la rassegna “Esperimenti dì sintesi delle arti". Partecipano assieme a Di Salvatore fra gli altri: Munari, Nigro, Prampolini, Regina, Rho, Reggiani e Veronesi.
1956
Il Gruppo Concretista giapponese lo invita ad una mostra che viene allestita prima a Kyoto e poi a Tokyo. Una cartella di sue serigrafie (a cura della Galleria Kasper di Losanna) è esposta, nel mese di dicembre, in diversi musei d'arte moderna assieme a serigrafie di Sonia Delaunav, Magnelli e Vasarely.
1957
Dal 30 marzo all'11 aprile partecipa alla mostra " MAC/ Espace, la Rassegna Nazionale di Arte Concreta" alla Galleria Schettini di Milano.
E’ invitato da Michel Seuphor alla mostra “50 ans de peinture abstraite”, allestita alla Galerie Creuze di Parigi. Presenta alla XI Triennale Internazionale di Milano due sculture, Archetipo XIII e Archetipo IV, formate da tre lastre ovoidali in ferro verniciato di nero. Una delle opere è acquistata dalla Collezione Rosemberg di New York, l'altra dalla Collezione Castelbarco di Milano.
1958
E’ nominato, in marzo, Socio Onorario dell’ADI, Associazione per il Disegno Industriale.
In dicembre pubblica a Novara quello che risulta essere in Italia il primo testo organico sul design: Rapporti arte/industria.
1963
René Massat, presidente del Salon des Réalités Nouvelles di Parigi è autore della prefazione per il catalogo della mostra che Di Salvatore tiene in marzo-aprile nella Galleria Hoche-Saint Honoré.
1965
In occasione della personale alla Galleria Flaviana di Locarno (nell’ambito della collana curata dalla stessa galleria comprendente già pubblicazioni su Klee, Max BilI e Poliakoff), esce un catalogo monografico con prefazione di Gillo Dorfles.
​
1966
I risultati della ricerca di Di Salvatore in pittura sulla psicologia della forma trovano nel mezzo cinematografico un valido e suggestivo strumento d’analisi e di proposizione visiva. Da qui due film che vengono realizzati a Milano: Archetipo oggettivo 1966 e Commento a “Punto, linea e superficie” di Kandinsky.
1970
La Scuola di Design di Novara si trasferisce a Milano ove assume la denominazione di Scuola Politecnica di Design.
1971
Di Salvatore inizia il libro Teoria dello spazio nel quale esamina i rapporti tra fisiologia e neurofisiologia della percezione e lo spazio psico-percettivo, l'arte e il design.
Mostra personale alla Galleria San Fedele di Milano, con prefazione di Guido Ballo.
1975
Con Garau, Kanizsa, Munari e Nangeroni promuove la prima “Iniziativa di ricerca sul linguaggio artistico.Incontri davanti alle opere” che si tiene allo Studio PL di Milano. Il risultato è proficuo e così a questo seguiranno altri incontri con la pubblicazione dei relativi dibattiti.
1979
Luciano Caramel scrive la presentazione per la personale alla Galleria Vismara di Milano.
1981
Dipinti di Di Salvatore figurano alla Mostra storica del MAC, allestita a Milano in marzo-aprile alla Galleria Milano.
Partecipa alla mostra “M.A.C. Movimento Arte Concreta”, ordinata in luglio-agosto nella Sala del Consiglio, Comune di Termoli, a cura di Carmine Benincasa con prefazione di Gillo Dorfles.
1982
Partecipa alla mostra “M.A.C. Movimento Arte Concreta, 33° mostra d'arte contemporanea” alla Civica Galleria d'Arte Contemporanea a Torre Pellice (agosto-settembre).
Espone nella rassegna, curata da Carlo Belloli alla Galleria Arte Struktura di Milano, “Costruttivismo, Concretismo, Cinevisualismo internazionale".
Negli anni seguenti (1984,1985), sempre a cura di C. Belloli e sempre nella stessa galleria, si terranno altre tre esposizioni riguardanti vari aspetti dell'arte concreta in Italia e all'estero.
1983
Sono organizzate due antologiche, con prefazione di Luciano Caramel, una alla Galleria d'Arte Moderna di Gallarate in aprile-maggio, l'altra alla Galleria d'Arte Moderna a Palazzo dei Diamanti di Ferrara in giugno-
settembre.
1984
Partecipa alla mostra storica “M.A.C. Movimento Arte Concreta" organizzata da Luciano Caramel e Silvio Zanella alla Galleria Civica d'Arte Moderna di Gallarate. Catalogo a cura di Luciano Caramel.
1986
E’ invitato alla XLII Biennale Internazionale d'Arte di Venezia che ha per tema "Arte e Scienza".
1989
Pubblica Teoria dello spazio e Teoria del design In Scuola Politecnica di Design - Milano, estratti dal volume Teoria dello spazio, cominciato nel 1971 ed ormai prossimo alla conclusione.
Espone a Zurigo, alla galleria Arrigo, con la presentazione di Igildo G. Biesele.
1990
E’ invitato a partecipare alla rassegna curata da Carlo Belloli, per la Galleria La Polena di Genova, che raggruppa “31 operatori inoggettivi”.
1991
A Zurigo in marzo inaugura alla Galleria Arrigo una personale (presentazione di Luigi Lambertini), in aprile partecipa alla mostra “Costruttivismo, Concretismo, Cinevisualismo internazionale per l'unificazione europea", allestita alla Galleria Jametti a cura di Carlo Belloli. Nel mese di maggio termina il libro Teoria dello spazio, cominciato nel 1971. Estratti sono stati già pubblicati sulla rivista "Design" di Bergamo- nei seguenti numeri: n°1 /1973; n°3 /1974; n°4/ 1975; n°6/ 1978; inoltre sulla rivista “Ottagono" di Milano
n°57/ 1980 e “Scuola Politecnica di Design" 1989.
1992
Tre mostre antologiche sono organizzate a distanza di pochi mesi: alla Fondazione Hébert-D'Uckermann <Musée Hébert> di Grenoble, con prefazione del conservatore Henry Nesme (marzo-aprile); al Museo d'Arte Moderna (Neue Galerie der Stadt) di Linz, con prefazione del conservatore Peter Baum (settembre-ottobre); nella Basilica Palladiana di Vicenza con prefazione di Vittorio Fagone (novembre-dicembre). Nel corso dell'anno è pubblicata per i tipi di Electa la monografia: Di Salvatore, dipinti, disegni, scritti, didattica -
a cura di Luigi Lambertini.
1993
Nei mesi di novembre e dicembre mostra Antologica 1946-1993", allo Studio Reggiani di Milano con presentazione di Luciano Caramel.
1994
Nel mese di gennaio le sue opere sono presenti ad “Arte Fiera `94" di Bologna e nel mese di marzo alla “Messe-Frankfurt" di Francoforte.
Personale alla Galleria Pro Arte di Lugano con prefazione di Marco Pisoni (marzo-aprile).
Personale alla Galleria Teardo di Pordenone con prefazione di Enzo Di Martino e Marco Pisoni (aprile maggio)
Dal mese di giugno a settembre mostra personale “Nino Di Salvatore, dal MAC alla Gestalt, dipinti e disegni dal 1948" alla Galleria Martini&Roncbetti di Genova, catalogo con scritti di Di Salvatore.
Sempre a Genova, nel mese di luglio, è inaugurata una mostra antologica al Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce con prefazione di Germano Beringheli e di Marco Pisoni.
1995
Nel mese di Marzo l’ADI (Associazione per il Disegno Industriale-Milano), lo premia con il XVII Compasso d’Oro; onorificenza conferita alla carriera, in qualità di imprenditore e fondatore della Scuola Politecnica di Design di Milano.
1996
Nell’ambito delle relazioni interculturali fra Regione Lombardia e Slovenia -per la manifestazione: “Sotto il cielo di Lombardia. Arte economia e cultura”- è presente con alcune opere alla rassegna di LJUBLJANA 23-30 novembre; suoi lavori a matita su carta sono riportati nel volume PAPIRNATE SANJE (SOGNI DI CARTA – Editore Giorgio Mondadori) nel capitolo dedicato a “Composizioni strutture progetti intorno ai valori astratti della forma 1946-1996”.
1997
Luglio-settembre, a Palazzo Sertoli in Sondrio, partecipa con alcune opere alla Rassegna: “M.A.C. e DINTORNI - Arte a Milano 1946-1959”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune, con il patrocinio del Credito Valtellinese. La rassegna ”Arte a Milano 1946-1959” sarà poi replicata nel 1999 (Giugno-luglio) alla Galleria del Centre Culturel Français di Milano.
Settembre, il Comune di Villadossola, con il patrocinio della provincia del VCO e Regione Piemonte lo invita ad esporre sue opere a LA FABBRICA -Catalogo con testi a cura di: Luciano Caramel, Martina Corgnati, Luigi Lambertini, Marco Pisoni.
1999
La Sovraintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma lo invita ad esporre alcune opere – periodo 18 maggio / 7 luglio - alla rassegna “MAC/ESPACE 1948-1958” all’Acquario Romano.
Nino Di Salvatore muore a Milano il 1° Luglio 2001
2005
Aprile -Maggio, Il Comune di Novara, Eridanus-Associazione culturale, e Regione Piemonte, promuovono la rassegna “Maestri a Novara” con Nino Di Salvatore “Arte astratta e concreta da Novara a Milano”
Luglio Agosto. Il Comune di Santa Maria Maggiore “Centro Culturale Vecchio Municipio” organizza la mostra
“Nino Di Salvatore tra ragione e sentimento“ - Catalogo a cura di Francesco Ferrari e presentazione di Claudio Cottini.
2007
Nel mese di ottobre Il Comune di Villadossola in occasione dei festeggiamenti per il decennale del Centro Culturale “LA FABBRICA” invita ad esporre le opere di Nino Di Salvatore.
Le sue opere sono presenti in alcuni musei, collezioni pubbliche e private di: Bangkok, Basel, Bern, Chicago, Domodossola, Firenze, Frankfurt, Gallarate, Genova, Gravellona Toce, Linz, Lausanne, Lugano, Masera (Verbania), Milano, New York, Novara, Omegna, Osaka, Pescara, San Martino di Lupari (Padova), Torino, Tokyo, Vicenza, Verbania, Washington, Zurich.
NOTA:
(Il testo è stato tratto dal Libro a cura di Germano Beringheli e Marco Pisoni:
“Nino Di Salvatore” ed. CHARTA-Milano 1994- Integrato e aggiornato da Mario Suriano – in occasione del centenario della nascita dell’Artista 1924- 2024)
