Storia della Scuola Politecnica di Design
Ripercorrere le vicende storiche della Scuola, oggi presente nella nuova sede di Milano, in Piazzale Lugano 19,
fondata da Nino Di Salvatore, significa attraversare un complesso e lontano processo evolutivo.
La presentazione della Scuola, nella pagina che riassume l’attivitaÌ€ artistica di Di Salvatore, eÌ€ mutuata dal fatto che tutta la Sua esistenza eÌ€ intrecciata in modo indissolubile con quella che si puoÌ€ definire la Sua Creatura.
Le vicende di questa affascinante esperienza, novitaÌ€ assoluta nel campo del Design, legata e complementare alla Sua arte, si dipanano attraverso l’esperienza che il Maestro ha saputo divulgare e profondere ai suoi Allievi che, via via nel corso degli anni, si sono formati sotto la Sua direzione.
Cronologia
• 1949 nasce a Domodossola in Via Sempione 94-96 la “SCUOLA SUPERIORE DI BELLE ARTI”.
La Scuola ha sede nei locali di proprietaÌ€ di famiglia, che possedeva l’intero stabile rendendosi cosiÌ€ “esonerato da costosi oneri d’affitto”.
Si sottolinea che nello spirito della Costituzione Italiana, che prevede il libero insegnamento, la Scuola ottiene il formale riconoscimento da parte del Provveditorato agli Studi dell’epoca.
In quegli stessi anni, in un difficile contesto storico, nel periodo dell’immediato dopoguerra, Di Salvatore conclude gli studi liceali presso l’Istituto “Beato Angelico” di Milano, un percorso formativo adatto anche a soddisfare e valorizzare la sua passione per la pittura, attitudine evidenziata sin da giovanissimo.
La formazione acquisita matura in lui la volontà di creare una nuova e mirata offerta didattica e professionalizzante, dedicata ai giovani creativi.
La speciale sensibilitaÌ€ di cui eÌ€ dotato (fu colpito dalla sorditaÌ€ nella giovanissima etaÌ€) lo guida nel favorire anche alcuni giovani piuÌ€ svantaggiati, purchè dotati di talento accogliendoli e offrendo loro, gratuitamente, la possibilità di seguire i Corsi, mettendo a disposizione i materiali indispensabili allo svolgimento delle varie attività.
La Scuola Superiore di Belle Arti eÌ€ un’istituzione pionieristica: non si insegna esclusivamente a disegnare o riprodurre per imitazione dipinti e sculture celebri, si promuove la creativitaÌ€ attraverso l’uso di una sapiente manualitaÌ€, coniugata al pensiero artistico, permeata da una rigorosa metodologia didattica incentrata sullo studio di materie, per allora, avveniristiche. Accanto alla Storia dell’Arte si studia la Psicologia della forma e del colore, si impara la stilistica insieme alla Filosofia dell’Estetica, in un’inedita sintesi di esperienze arricchite dall’organizzazione di viaggi di studio, di conferenze tenute da considerevoli esponenti del mondo dell’arte e della filosofia, e mettendo a disposizione degli allievi materiale bibliografico accuratamente selezionato; promuovendo, inoltre, mostre personali e collettive dei suoi Allievi.
L’attivitaÌ€ didattica di Di Salvatore affonda innegabilmente le sue radici sul modello della Bauhaus tedesca, la “casa del costruire”, in cui si era materializzata l’idea della visione interdisciplinare dell’insegnamento, dove si abbandona il concetto di separazione tra formazione artigianale e formazione accademica.
Questi stessi principi ispirano la Scuola, ideata dal suo fondatore.
Chi frequenta i Corsi impara a utilizzare gli attrezzi per la lavorazione del ferro, come della plastilina; alcune Allieve- (giaÌ€ negli anni Cinquanta, frequentavano non solo maschi, ma molto significativa era la presenza femminile)- progettano e producono disegni per stoffe da proporre all’industria tessile. La fotografia in bianco e nero e lo sviluppo delle pellicole in camera oscura, erano altri argomenti oggetto di studio e di pratica che affascinavano i giovani studenti.
La Scuola di Domodossola acquisisce presto un’ottima rinomanza, che suscita grande interesse da parte delle Istituzioni preposte all’Istruzione, parallelamente accresce l’attenzione da parte della comunitaÌ€ sensibile al mondo dell’arte; la realtaÌ€ ossolana inizia peroÌ€ a essere percepita come meno idonea allo sviluppo di quel lungimirante progetto, pertanto la Scuola viene trasferita a Novara.
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• 1954 a Novara, nello stesso stabile dove ha sede il Teatro Coccia, viene fondato il CENTRO STUDI/ARTE INDUSTRIA, che proseguiraÌ€ la sua attivitaÌ€ in quella sede fino al 1970. Nel contempo, per due altri anni, rimane attiva la sede di Domodossola.
Da qui in poi l’offerta formativa viene ampliata e va sempre piuÌ€ specializzandosi; si istituiscono Corsi di INDUSTRIAL DESIGN e VISUAL DESIGN, frequentati da centinaia di studenti e studentesse, provenienti da diversi Paesi. Nel Centro Studi /Arte industria avviene un connubio straordinario per il nostro Paese: la creativitaÌ€ incontra l’industria, l’artigianato eÌ€ posto al servizio della produzione industriale, nasce la figura professionale del Designer. Designer inteso come l’artista-tecnico, il progettatore-artigiano, che possiede quei valori propri dello spirito del suo fondatore e che lo distinguono rispetto a quanto prodotto dalla caotica civiltaÌ€ dei consumi che si va affermando in quegli anni.
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• 1958 Di Salvatore scrive il libro “RAPPORTI ARTE/INDUSTRIA”. In esso, eÌ€ rappresentata la sintesi e la “mission” che anima e ispira il Suo insegnamento formativo. La prefazione eÌ€ scritta dall’architetto Gio Ponti, che conosce profondamente i valori e le peculiaritaÌ€ del metodo didattico che Di Salvatore ha ideato e con i quali forgia i suoi studenti. Nel volume sono esplicitati l’origine e i punti cardine del Centro; vengono definite la finalitaÌ€, e le attivitaÌ€, descrivendo la specificitaÌ€ dell’Industrial e del Visual Designer, prospettando inoltre le possibilitaÌ€ di impiego e i risultati raggiunti.
La Scuola di Novara ottiene la Medaglia d’Oro della X TRIENNALE DI MILANO e, nel 1958 riconosciuto il suo merito didattico, Il Maestro riceve la nomina di MEMBRO ONORARIO DELL’ADI; la stessa associazione lo premieraÌ€ per la sua pionieristica Scuola nel 1994, con l’assegnazione dell’ambiÌ€to COMPASSO D’ORO, riconoscendone il contributo fondamentale alla Storia del Design, per aver formato e preparato molti professionisti italiani e stranieri.
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A completamento del profilo di Nino Di Salvatore, va riconosciuto anche il merito di essere stato l’ideatore di una nuova disciplina di studio: la Scienza della Visione, in cui convergono i princiÌ€pi
scientifici e psicologici della percezione visiva. Ricerche e teorie che occupano uno spazio
preponderante degli studi teorici ai quali si dedica nel corso di tutta la sua esistenza.
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Dopo l’esperienza novarese, che Di Salvatore classifica territorialmente come “piccola entitaÌ€ provinciale, seppur tanto amabile”, sente il richiamo della metropoli a seguito della crescente domanda di formazione da parte di numerosi Allievi stranieri; decide cosiÌ€ per il trasferimento a Milano: centro culturale piuÌ€ vasto e fervente di novitaÌ€.
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• 1970 nasce a Milano la “SCUOLA POLITECNICA DI DESIGN” - SPD- In un palazzo di nuovissima concezione, ben servito dalla linea metropolitana rossa, in Viale Monza al n.259;
Di Salvatore dà avvio a questo importante polo culturale, avvalendosi anche della collaborazione di Illustri Docenti.
La Scuola, oggi trasferita in Piazzale Lugano 19, gode di fama riconosciuta a livello internazionale. Deve le sue radici, la sua storia e la sua linfa vitale a Nino Di Salvatore. Grazie alla sua lungimirante creativitaÌ€, attraverso dedizione e ricerca incessante. Nell’istruzione e nella formazione di moltissimi studenti, nel solco del Suo insegnamento, é sempre preposto l' Uomo al centro di ogni idea creativa e progettuale.
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La SCUOLA POLITECNICA compie oggi, nel 2024, 75 anni, considerando che il Suo fondatore avviò la SCUOLA SUPERIORE DI BELLE ARTI già nel 1949, restando Presidente Onorario sino alla sua morte, avvenuta nel 2001.
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Per la nuova SPD si rimanda al sito web della medesima
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Documento a cura di Mario Suriano e Silvia Suriano
Di seguito alleghiamo cronologicamente gli originali disponibili.
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